Forse non ci abbiamo mai pensato, ma nel rapporto d’amore a volte i no sono più importanti dei sì che diciamo. Il problema sta nel fatto che dobbiamo imparare a dire no in modo che l’amore non venga distrutto ma anzi favorito. E’ difficile per noi immagine che un no possa far bene al nostro amore. Questo perché, soprattutto se siamo sposati, insieme al partner abbiamo detto un sì che abbiamo immaginato che valga per sempre. Allora dire dei no sembra di venir meno a una promessa fatta. Di tradire la parola data. Di buttare via il rapporto più prezioso della nostra vita.
Amore incondizionato
La condizione paradisiaca del sì incondizionato, nonostante il più intenso innamoramento, dura spesso solo poche settimane o al massimo qualche mese. Poi inesorabilmente si deve scontrare con le prime difficoltà, i caratteri diversi, le disillusioni, le promesse mancate. La caratteristica più singolare del sì incondizionato è rappresentata dal fatto che, a volte improvvisamente, esso si trasforma nel suo esatto contrario: in un no totale e assoluto. A volte basta un piccolo evento non previsto e si mette in discussione quella dolce sensazione di sogno che aveva riempito i primi tempi del nostro innamoramento. Inizia a farsi strada un senso di estraneità, lo si voglia o no la magia si è rotta. Ormai tutto non sarà più come prima.
Sapere distinguere i NO dell’amore
Come ci sono dei no che rovinano l’amore, così ci sono dei no che salvano l’amore. Se vogliamo che il nostro rapporto duri nel tempo un po’ alla volta dobbiamo saper distinguere tra un rifiuto che vuole stabilire dei confini necessari, e un rifiuto che vuole escludere l’altro dalla propria vita. Nel primo caso accettiamo che l’altro non sia tutto per noi, non occupi tutti i nostri pensieri e sentimenti. Come dire: dicendoti dei no affermo che Io non sono Tu. Ti voglio bene, voglio vivere con te, ma decidiamo una volta per tutte che solo nel riconoscimento delle nostre diversità potremo dare il meglio di noi stessi. Nel secondo caso il punto di vista personale e le proprie ragioni prendono il sopravvento e l’altro, che all’inizio si amava come se fosse la nostra immagine allo specchio, si allontana sempre di più. Col passare del tempo i suoi contorni diventano sempre più sfuocati finché non ci ritroviamo più nel nostro primitivo rapporto. Allora vale la pena impegnarsi e magari farsi aiutare perché insieme, nonostante tutto, possiamo dire: “Io non sono Te, eppure apparteniamo l’uno all’altra!”.
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