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Immagine del redattoreFabio Ungaro

Meglio le connessioni o le relazioni? Dipende.

Lo sappiamo bene. Creare e mantenere relazioni con i nostri simili non è qualcosa di scontato. Avere a che fare con gli altri è spesso una fatica. Richiede tempo, disponibilità all’incontro, voglia di farsi coinvolgere, coraggio nel portare avanti le proprie posizioni e, nel contempo, accettare di venir meno alle proprie ragioni in favore di una intesa superiore. A ben vedere, quindi, una vera e propria arte che si affina negli anni. In un equilibrio sempre precario tra rispetto per se stessi e comprensione per le ragioni dell’altro. Tra protezione dei nostri aspetti più intimi e coraggio nel rischiare di essere condotti in territori sconosciuti. Ma lo sappiamo. La qualità delle nostre relazioni determina in misura grandissima la qualità generale della nostra vita. E se stiamo bene con gli altri stiamo bene con noi stessi. Non c’è scampo a questa regola. Come una bella cena tra amici con buon cibo e buona compagnia. Non si andrebbe mai via.


Nuove connessioni

Su Facebook si possono avere centinaia di amici muovendo un dito. Come dei moderni Pollicino lasciamo in rete briciole di mollica che parlano di noi. Foto di posti visitati, di piatti non ancora mangiati, di eventi presenziati, di selfie scattati in cerca del personaggio sempre più top. Insomma una autoproduzione di tracce della nostra presenza che lanciamo in rete affinché sempre più persone ci intercettino. E, chissà, da cosa nasce cosa. Ciò che conta è il numero di persone con le quali siamo connessi, che ci seguono, che ci fanno dire che molti fotogrammi della nostra vita sono esposti allo sguardo di tutti. Spesso senza filtri, in una immediatezza che a volte cade nel ridicolo se non nel patetico. Ma tant’è così vuole la legge della rete. E vuoi mettere come è importante essere al passo coi tempi? Un tempo si disegnavano gli alberi genealogici delle famiglie. Grandi alberi i cui rami erano parentele dirette e acquisite e i frutti erano nomi, a volte nuovi, a volte ricorrenti. Il tutto narrava una storia che attraversava gli anni e diceva della fatica della costruzione, lenta e fatta giorno dopo giorno, di legami semplici ma indissolubili. Oggi si tracciano connessioni.


Quantità non fa rima con qualità

Le connessioni che si creano in rete ci hanno permesso di esplorare nuovi modi di incontro, spesso inaspettati e dagli sviluppi imprevedibili. A livello personale e sociale c’è stato un profondo cambiamento che ha toccato, anche se in modo diverso, tutte le fasce di età. Modificando, più di quanto pensiamo, il nostro modo di considerare le nostre relazioni umane. Con risultati a volte contrastanti.


Pro:

  • Connessione con chiunque in qualsiasi parte del mondo. Basta l’accesso alla rete

  • In questo modo vengono annullate le distanze

  • Parlare con una o mille persone non fa la differenza

  • Si può scegliere a quale livello di coinvolgimento si vuole arrivare

  • Ci si incontra per singoli interessi condivisi

  • Si possono creare gruppi chiusi

  • Non serve più viaggiare da un capo all’altro del mondo per incontrare gente.


Contro:

  • Quantità non fa rima con qualità

  • Si ha l’illusione di creare legami veri e duraturi

  • Si può essere uno, nessuno e centomila

  • Si perde la ricchezza del contatto fisico

  • Si può vivere nell’illusione che l’altro faccia realmente parte della nostra vita

  • Si possono bruciare i rapporti con molta facilità

  • Mondo reale e mondo virtuale si possono sovrapporre facendoci dimenticare dove siamo realmente.


Connessioni e relazioni sono entrambe necessarie

Della rete non possiamo più fare a meno. E neanche delle nuove connessioni che di giorno in giorno si creano da noi verso gli altri e dagli altri verso di noi. Una potenzialità infinita è nelle nostre mani. Viviamo in un nuovo paradigma e per questo ci è richiesta una nuova saggezza. Che tenga conto della necessità di creare relazioni di prossimità fatte di condivisioni di spazi e tempi, dove gli occhi si incontrano e dove le mani si sfiorano. E anche di sognare e progettare con sconosciuti coi quali, grazie alla rete, possiamo connetterci, dando così nuovo senso alla nostra vita. La sfida è grande e mai il premio finale è stato così ricco e interessante. E per questo, compresa l’importanza della sfida, vale la pena percorrere un pezzo di strada insieme a chi, dotato degli strumenti giusti, può aiutare a fare chiarezza e mettere in ordine idee e sentimenti. Per poi camminare più speditamente e in buona compagnia.




 


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