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Immagine del redattoreFabio Ungaro

La mia vita è un casino. Da dove inizio per sistemarla?

Il disordine è segno di debolezza dell’io, il cui regno è la bruttezza e l’ingiustizia. Bruttezza perché ci rimanda una cattiva immagine di noi. Ingiustizia perché non permette alle cose buone e positive cha abbiamo in noi di emergere. Perché, come dice il proverbio, moneta cattiva scaccia quella buona. Serve allora riconoscere quello che ci sta succedendo, fermarsi a riflettere e decidere di iniziare a fare ordine. Senza voler sistemare tutto in una sola volta. Ma iniziando da piccole azioni che ci facciano star bene e ci diano soddisfazione.


Darsi un compito utile e portarlo a compimento

Siccome nel disordine abbiamo lasciato che le cose, le situazioni e anche le persone prendessero il sopravvento su di noi, è indispensabile invertire la rotta. Questo lo si può fare cercando di darsi un piccolo compito che sia utile alla nostra vita concreta, quella di tutti i giorni. E cercare, costi quel che costi, di portarlo avanti anche se a volte non riusciremo a farlo in maniera perfetta. L’importante è il desiderio di mettere alla prova la nostra volontà perché solo attraverso la prova la volontà si rafforza, come se fosse un muscolo. E così un po’ alla volta diventerà una buona alleata per le sfide future.



Rinviare la gratificazione

Lo sappiamo. I bambini vogliono tutto e subito. Quando si diventa veramente adulti? Quando si riesce a rinviare nel tempo la gratificazione che si vorrebbe il più presto possibile. Quando si è capaci di dare il giusto tempo alle cose perché si realizzino. Senza inutili scorciatoie. Sopportando serenamente il vuoto che si percepisce dentro di noi tra desiderio del possesso e la sua concreta realizzazione. Come dire: accetto, anche se mi costa fatica, che ogni cosa al suo tempo ha il suo tempo!


Fare una promessa e mantenerla

Quante promesse si fanno nella vita! E più sono grosse e impegnative più ci fanno sentire grandi e importanti. Solo che, a volte, sono promesse da marinaio: perché irrealizzabili in quanto non alla nostra portata o perché poco aderenti alle vere esigenze della nostra vita. Allora un contributo decisivo per fare ordine sul serio tra le cose dell’esistenza è quello di farsi una promessa che riguarda un aspetto piccolo e pratico della nostra vita di tutti i giorni. E dirsi: solo per oggi sono fedele all’impegno che mi sono preso. Solo per oggi. E così, passando i giorni, si arriva alla fine del percorso.


Essere puntuali

Essere puntuali con se stessi e con gli altri significa capire che il tempo, e l’uso che se ne fa, determina la misura e l’armonia delle nostre giornate. E’ una questione di rispetto per noi e per gli altri. Essere puntuali dà ordine dentro e fuori di noi perché dà un confine alle nostre azioni, ai nostri pensieri. E ci permette di essere più produttivi ed efficaci. E ci permette di capire quanto la bellezza e l’armonia delle cose sia una condizione per la quale mantenere viva la nostalgia dentro di noi.





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