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Immagine del redattoreFabio Ungaro

Vuoi far funzionare la coppia? Basta favole sull'amore!

Senza favole che mondo sarebbe? I sogni ci aiutano a vivere. Danno speranza alla nostre esistenze, ci aiutano a superare i momenti difficili. Da bambini abbiamo avuto bisogno di dare spazio alla fantasia. E, siccome il mondo degli adulti è duro e non fa sconti, dobbiamo abituarci un po’ alla volta alla dura legge della vita. La fantasia dei grandi ci viene in aiuto ed ecco che crediamo che la cicogna porti i bambini, che se bevi troppa acqua ti vengono le rane nella pancia e che nella magica

notte del 24 dicembre Babbo Natale, aiutato dalle sue renne volanti, porta doni di porta in porta, di camino in camino. Quanti di noi vorrebbero tornare a quel tempo che fu dove tutto era così semplice e ogni storia aveva un lieto fine? Penso quasi tutti.

Il problema arriva quando, da adulti, ci intestardiamo a voler credere ancora alle favole.


Prima favola: cerco nella mia coppia quello che non ho avuto nella mia famiglia di origine

Molti, consapevolmente o inconsapevolmente, portano nella coppia le aspettative e i desideri insoddisfatti della loro infanzia. Cioè danno per scontato che quell’uomo o quella donna potranno soddisfare il loro bisogno di essere finalmente riconosciuti, considerati e accolti, cosa che purtroppo non fecero i genitori con loro. Se questo pensiero è giusto e nasce spontaneamente, tuttavia può creare nella coppia motivi di delusione e di insoddisfazione. Alla fine non si incontra veramente l’altro per quello che è e per quello che può dare. Vogliamo incontrare l’altro perché attraverso di lui avvenga una sorta di risarcimento di qualcosa che, nel bene o nel male, ci è stato tolto tanto tempo fa.


Seconda favola: sei tutta per me, sono tutto per te

Quando si è presi dall’innamoramento si vuole diventare un tutt’uno con il proprio partner.

Ci sta. Questo situazione di fusione delle menti e dei corpi serve a dare energia ai progetti, crea un senso di unità, ci rassicura che siamo sulla strada giusta.

Col tempo però, senza che ci si accorga, la fusione diviene l’inizio della separazione. Perché un po’ alla volta nasce l’esigenza che ciascuno capisca che, solo rimanendo pienamente se stesso, può donarsi in pienezza all’altro. L’amore che dura rispetta i limiti. E il primo limite da considerare è quello di non pretendere di sapere delle relazioni precedenti, la fiducia viene compromessa. Non tutto può essere detto. Non tutto può essere richiesto. Alcuni segreti devono essere serbati perché ciascuno dei due abbia una zona di protezione.


Terza favola: io e te ci bastiamo

Quando la coppia si forma è normale che tenda a isolarsi. Questa separazione tra i due e il mondo esterno serve per formare quel “noi” che poi sarà la base più solida per mantenere saldo il legame nel tempo. In ogni coppia sana, però, il noi non basta. Se da una parte ci deve essere la giusta difesa dei confini che danno forma all’unione, dall’altra parte ci deve essere una sana apertura al mondo esterno.

Fatto di persone, occasioni, percorsi a volte condivisi ma a volte fatti senza la presenza dell’altro. L’esperienza dice che le coppie che fanno tutto insieme, apparentemente mostrano un grande amore, ma in realtà nascondono una grande insicurezza. Se l’altro lo facciamo diventare l’unica via di accesso alla nostra felicità, in caso di crisi il mondo ci crollerà addosso. E non sapremo più trovare il senso per andare avanti, per sperimentare ancora la possibilità di stare in piedi da soli.







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